Da un po' di tempo il progetto Rosetta@Home sembra aver decisamente puntato sull’applicativo VirtualBox (Phyton), lasciando spesso vuote le code per gli applicativi standard. In molti ci hanno chiesto come scaricare ed elaborare queste wus. I passaggi non sono molti, ma devono essere seguiti tutti, pena non avere lavoro per i propri pc.
Nota importante: l’applicativo VirtualBox consuma molta ram e compie molte scritture su disco, quindi necessita di macchine sufficientemente performanti (aiutare la scienza richiede qualche sacrificio :-P ).
- Verificare che il proprio processore supporti la virtualizzazione e, soprattutto, l’abbia abilitata (attraverso il bios). La via più veloce (in Windows 8/10/11) è quella di aprire “Gestione Attività” e controllare, nel pannello CPU, se la virtualizzazione è presente.
In Windows 7 o precedenti consigliamo l’uso di tools gratuiti come, per esempio, SecurAble (https://securable.en.softonic.com/).
In Linux è presente il comodo comando lscpu che indica la presenza o meno di virtualizzazione nella cpu
In ambiente Mac è necessario lanciare, da terminale, il comando sysctl -a | grep machdep.cpu.features e controllare che nella lista sia presente la voce VMX
- Una volta verificato che la cpu supporti la virtualizzazione, installare VirtualBox (se non è stato già installato con Boinc).
- A questo punto è necessario, nel sito di Rosetta, abilitare il proprio pc per l’elaborazione: entrando con il proprio profilo utente, selezionare il pc su cui si interessa far girare le simulazioni e cliccare “Dettagli”.
Qui, in fondo alla pagina, selezionare “Allow” alla voce “Virtual Box VM Jobs”.
Aggiornare il progetto e si riceveranno le nuove wus.