Il piccolo verme Caenorhabditis
elegans è noto per l'alta frequenza di auto-fecondazione per cui è
suscettibile di una evoluzione come quella descritta dall'Ingranaggio di
Muller.
Evolution@home ha provato che il
futuro di questa specie sarà in pericolo se non avverranno
processi che contrastino il suo decadimento genetico.
La maggiorparte dei vermi che appartengono alla specie Caenorhabditis
elegans (si cibano soprattutto di batteri) sono ermafroditi, questo significa che riassumono in un solo individuo le funzioni sessuali maschili e femminili. Esistono solo pochi esemplari maschi. Questi vermi si auto-riproducono principalmente senza bisogno di un partner e questo porta a una ricombinazione sempre degli stessi geni.
Stime sulla frequenza di outcrossing (accoppiamento casuale tra individui di una popolazione con basso grado di parentela) suggeriscono che molta della progenie di questo verme è esclusivamente concepita per auto-fecondazione: si parla di un caso di outcrossing ogni 10.000 generazioni !
Questo fatto aumenta la possibilità che il meccanismo chiamato l'ingranaggio di Muller porti a un decadimento della salute della specie portandola all'estinzione.
L'idea dell'Ingranaggio di Muller è la seguente: se in una popolazione vi sono individui che
portano un diverso numero di mutazioni sfavorevoli e se quelli
con nessuna mutazione sfavorevole sono relativamente pochi, è statisticamente
probabile che il loro numero diminuisca nelle generazioni successive, perchè
per caso alcuni potrrebbero non riprodursi. Nel caso di una popolazione
asessuata questo comporta che la perdita casuale di certe linee di discendenza
significherà che il numero medio di mutazioni sfavorevoli aumenta
gradualmente. In una popolazione sessuata, invece, la ricombinazione può
ripristinare una situazione con zero mutazioni sfavorevoli. Questo è
stato proposto come possibile spiegazione dell’effetto "ringiovanente"
della riproduzione sessuata.
Evolution@home, utilizzando dei valori realistici per descrivere i diversi parametri dell'evoluzione del verme, ha studiato quanto a lungo possa sopravvivere la specie C.elegans in caso di riproduzione puramente asessuata. Le simulazioni sono state effettuate con l'applicativo Simulator005 e indicano che il lasso di tempo è inferiore alle correnti stime per il verificarsi del più vicino evento sessuato. La specie avrebbe dovuto estinguersi in qualche centinaio di anni.
In conclusione o la riproduzione asessuata è una conquista relativamente recente per questa specie e rischia di portarla all'estinzione oppure, a meno di cause ignote, anche solo un bassissimo livello di riproduzione sessuata è un fattore chiave di sopravvivenza.
Gli studi sono stati eseguiti in collaborazione con Asher D. Cutter (Laboratorio di biologia all'Università di Toronto) e sono stati pubblicati sulla rivista BMC Evolutionary Biology nel 2008. Il testo è scaricabile anche in formato PDF .
Evolution@home prevede di studiare anche il caso in cui si verifchi un bassissimo livello di riproduzione asessuata ma queste analisi non possono essere eseguite con il Simulator005.