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Le proteine possono assumere diverse forme tridimensionali: un esempio classico di questa varietà è visibile durante la cottura di un uovo. Rompete un uovo in una padella e vedrete le proteine del bianco d’uovo nella loro forma naturale, scaldate la padella e le proteine inizieranno a trasformarsi miscelandosi e assumendo una consistenza sempre maggiore fino allo stato solido.
Il Professor Harold A. Scheraga della Cornell University (N.Y.) è il precursore delle simulazioni al calcolatore del folding, è uno scienziato che studia il ripiegamento proteico da decenni. Egli spiega che ci sono malattie genetiche per le quali un particolare aminoacido, mutando, fa in modo che la proteina che lo contiene si ripieghi in modo diverso da quello naturale e così facendo non riesce più a svolgere le sue funzioni biologiche. Un esempio tipico è quello della anemia: l’emoglobina (ovvero la proteina a cui si lega l’ossigeno nei globuli rossi) malata si ripega in modo abnorme finendo col deformare il globulo rosso che non riesce più a trasportare ossigeno ai tessuti.