Gianpi ha scritto:
astroale ha scritto:
C'e' qualcuno tra voi che ha superato la fase visual-contemplativa o fotografico-cartolinistica
e ha intenzione (o e' gia passato) a una fase piu' impegnativa. Magari pensando di costruirsi una
postazione fissa
per usarla per programmi di Citizen Science tipo astrometria, ricerca di supernovae o fotometria generica per l'AVVSO o per programmi piu specializzati come la
fotometria di variabili simbiotiche
ecc. ?
Se avessi il tempo e il posto per ricominciare, partirei con un programmino del genere ... si lo so è un pò impegnativo, e forse è anche per questo (oltre per molti altri motivi) che non faccio nulla 
Già una postazione fotografica come si deve può arrivare a costare parecchie migliaia di euro non oso immaginare l'impegno economico per una cosa del genere, credo possa essere alla portata di alcune associazioni di astrofili.
Non credo debba necessariamente costare cosi tanto. Per fare delle misure basta un vecchio CCD di seconda mano o per certi lavori perfino la mia vecchia camera Cookbook, e un vecchio telescopio SC dai 10" in su con il GOTO, se poi il portellone sul tetto o la "baracca" te la costruisci tu, i costi diventano davvero contenuti, a riguardo puoi trovare varie liste della spesa su internet. Inoltre se automatizzi tutto portellone compreso puoi andare a fare la nanna e lavorare sui dati il giorno dopo perfino senza muoverti dalla città, sfruttando al massimo le lunghe gelide serate invernali, senza problemi con i reumatismi.
Astro butta via tutto e prenditi un bel dobson da 40 cm siediti e contempla! 
La stagione contemplativa per me è andata, ed è stata anche quella giusta (dai 13 ai 19 anni).
30 anni fà il cielo in campagna da me era veramente scuro (senza luna per girarti dovevi per forza usare una pila oscurata, se non volevi intruppare, non vedevi a un dito dal naso anche con l'adattamento all'oscurità completo), inoltre gli occhi fungevano a 12/10 senza corpi mobili e con il mio 114 conoscevo a memoria tutto il cielo estivo, e i CCD li avevano solo gli astronomi professionisti.
Ora gli occhi hanno perso qualcosa, sono arrivati i corpi mobili, ma anche i CCD a basso costo autocostruibili, e il cielo dopo anni di "campagne elettorali" dei vari sindaci "un voto per un lampione" o "un lampione per un voto", posso leggere le cartine senza bisogno della pila e per arrivare a vedere quello che vedevo con il 114 ora serve almeno un 20cm.