Gianpi ha scritto:

"... Noi lavoriamo PER NOI STESSI e per il resto del mondo".
Ok forse la condizione "esclusivamente ciò che ci piace" è troppo stretta, bene mettiamo in conto quel 10% che ci serve per compiere al meglio il nostro lavoro perché non tutto del lavoro che si fa può piacere allo stesso modo.
Per esempio magari il programmatore Pippo si diverte a progettare interfacce grafiche per software di un laboratorio di elettronica, mentre trova noioso programmare i driver di quelle apparecchiature. Però è in grado di farlo!
Ma dal momento che lui semplicemente deve "programmare" e lo deve fare perché a lui piace programmare, nessuno ce lo ha messo a programmare costringendolo (bisogno di soldi) dato che i soldi manco ci sono..
Non so se mi seguite..
Quindi spalare la cacca delle mucche fa parte del lavoro di chi ha una stalla, quel tipo di lavoro prevede anche lo spalare la cacca, quindi è compito suo.
In una situazione del genere poi ognuno potrebbe essere spinto ad essere meno dipendente dagli altri cercando di sviluppare le sue capacità e le sue conoscenze di modo che solo poche volte si avrà bisogno di altri per fare qualcosa.
Poste queste condizioni perché deve esserci questo "scambio" ritenuto tanto necessario? Cosa devi scambiare dal momento che hai tutto quel che ti serve senza dover soffrire per sottostare a ritmi di lavoro, condizioni sociali, politiche e bla bla bla?
Il fatto dell'avidità risiede nello squilibrio che si è creato all'interno delle persone avide prese singolarmente, se gli togli il motivo della loro avidità, dopo aver risolto questo squilibrio interiore, sarebbe assurdo se fossero ancora avidi.... per cosa dovrebbero esserlo?
Dare valore ai soldi è di per sé cosa assurda, si tratta di una cosa (moneta) che serve a dar valore ad altre cose e noi diamo un valore a questa cosa che da valore ad altre cose...

E lo riteniamo uno "scambio"....
Io dico che se non altro è un eccellente strumento per complicarsi la vita, infatti guarda quel che ne è uscito fuori!
Aggiungo inoltre che senza soldi e senza questo (per me assurdo) bisogno di "scambio" a quest'ora avremmo le tecnologie di star trek (per i fan della tecnologia) e tanti altri problemi in meno. Civiltà evoluta è, forse, prima di tutto quella cività in grado di stare bene socialmente dove ognuno è semplicemente sé stesso e non è condizonato da costruzioni sociali come politiche, preconcetti, pregiudizi, media(mi chiedo come faccia la gente a guardare ancora i tg qui in Italia...ma non è questo il thread adatto!

), la religione(v. commento media), ecc ecc
Abbiamo un sacco di limiti, ma sono limiti costruiti dalla nostra stessa società, non si è pensato all'individuo in primis!
Non so se qualche buona anima ha notato un altra mia discussione a proposito di un certo "Krishnamurti" nella sezione "Scienza e dintorni".. beh partite da lì se non arrivate a capirmi qui..