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Ecco la bici superpulita a idrogeno
L'energia prodotta da una cella a combustibile alimenta un motore elettrico che aiuta il ciclista a far meno fatica
La bici a idrogeno
La bici a idrogeno
È arrivata la bicicletta superpulita a idrogeno. Lhanno costruita gli specialisti dellIstituto di tecnologie avanzate per lenergia del CNR di Messina. Il prototipo funziona egregiamente e presto potrà correre sulle strade perché cè già chi è interessato a produrla.
COME FUNZIONA - In pratica è una bici con una cella a combustibile che produce energia elettrica. Questa energia alimenta un motore elettrico che aiuta i pedali e le gambe del ciclista a fare meno fatica. Infatti Giorgio Dispenza che lha ideata e costruita assieme a Vincenzo Antonucci la definisce una bicicletta «a pedalata assistita». Con un pieno di idrogeno del costo di 18 euro (12 centesimi a chilometro) si possono macinare 150 chilometri in perfetta sicurezza perché lidrogeno non è allo stato liquido ma viene immagazzinato in una riserva «solida» di idruri metallici. Lidrogeno combinato con laria aziona la cella combustibile che genera lenergia elettrica necessaria al motore. Un sensore nei pedali "dice", quindi, allo stesso motore di quanta potenza ha bisogno perché la pedalata sia efficace.
RIFORNIMENTO - «In Italia nota Dispenza la legge vieta che la bici possa andare con il motore senza pedalare e il nostro prototipo risponde bene allesigenza di far fare meno fatica a chi pedala consentendo un utilizzo del mezzo più intenso, rispettando lambiente». Ma dove si fa il rifornimento che oggi richiede 15 minuti? «Il nostro progetto risponde Antonucci prevede anche la realizzazione di un distributore che fornisce idrogeno estraendolo dallacqua con lenergia solare. E questo abbasserà il costo del combustibile garantendo con il suo impiego emissioni zero». «La bici a celle a combustibile a pedalata assistita aggiunge Dispenza ha vantaggi superiori ai mezzi a batteria tradizionale oggi disponibili».
È LEGGERISSIMA - La bicicletta a idrogeno, inoltre, è leggerissima perché costruita interamente in fibra di carbonio. In questi giorni è stata presentata alla rassegna «H2Roma Energy & Mobility Show». Il progetto del CNR è frutto della collaborazione con la società Tozzi Renewable Energy (TRE). La nuovissima dueruote verde dovrebbe essere pronta per lesposizione al Motorshow di dicembre nella sua versione definitiva per il mercato.