Ciao Giulia, innanzitutto in bocca al lupo per la tua tesi di laurea e complimenti per la scelta dell'argomento. Sono molto curioso di scoprire da dove sia venuta la proposta e cosa ti ha spinto ad accettarla: è stata un'idea del tuo relatore, o eri a conoscenza del calcolo distribuito e hai deciso di proporla tu? Una volta finito l'elaborato finale, in cosa diverrai dottoressa?
Nonostante la mia veneranda età :-P recentemente mi sono trovato a percorrere la tua stessa strada e ti auguro sia meno impervia della mia, ma che ti riservi altrettante soddisfazioni.
Rispondo ora alle mie quattro W personali su BOINC.
When?
Ho iniziato a contribuire al calcolo distribuito nel lontano 14 maggio 2006 dopo aver scoperto da qualche parte - perdonami, ma non ricordo davvero dove - della ricerca SETI, cioè della possibilità di contribuire ad analizzare onde radio, captate dalle profondità dello spazio in cerca di segnali in grado di dimostrare l'esistenza di forme di vita intelligenti extra-terrestri.
È stato un periodo molto divertente, in cui ho parlato di BOINC a tutti i miei conoscenti, tuttavia veramente pochi si sono dimostrati sensibili e interessati al progetto. Evidentemente il “volontariato informatico”, pur nella sua semplicità, non è cosa adatta a tutti.
Considerato che la forza del calcolo distribuito è appunto l'essere distribuito, credo che sforzi maggiori andrebbero fatti nel promuovere e sensibilizzare le persone a questa forma di contribuzione. (Piccola nota acida: non mi sorprende molto quanto ho scritto, visto che l'Italia è fondamentalmente terzo mondo in campo informatico - pace all'anima dei sistemisti!)
Successivamente ho interrotto la mia attività, in quanto all'epoca potevo utilizzare unicamente un portatile Apple Powerbook G4 e la ventola di raffreddamento aveva iniziato a dare segnali di cedimento. Non ero ancora così smanettone da smontare il portatile e sostituirla da me e le finanze erano estremamente scarse.
Tuttavia, credo circa 13-14 mesi fa ho avuto un ripensamento e ho deciso di riprendere l'attività, ho scoperto la Community BOINC.Italy e un mondo che non conoscevo, in cui è possibile acquisire moltissime informazioni sul mondo informatico, grazie alle varie discussioni sul forum, agli approfondimenti e agli stimoli derivanti dai challenge, da progetti di ricerca alternativi al SETI e recentemente all'avviamento di TN-Grid. Da trentino D.O.C. potrei mai non partecipare ad un progetto nato nella *mia* terra e nella *mia* Università? :-P Da questo punto di vista il senso di appartenenza alla comunità locale è talmente forte da farmi preferire TN-Grid a qualsiasi altro progetto.
Where?
Dovunque mi sia concesso installare BOINC e sfruttare le risorse hardware. Principalmente da casa, su portatile e PC e sui PC di parenti diretti e acquisiti. Durante il periodo di tesi, anche sul PC del laboratorio di calcolo del DICAM, che utilizzavo per lavorare alla mia tesi di laurea, grazie a BOINC Portable, che non richiede l'installazione del software sulla macchina, ma funziona egregiamente da chiavetta USB.
How?
Da sempre con BOINC, recentemente anche mediante Folding@Home di Sony Entertainment, avendo acquistato un Xperia Z2, tuttavia ho preferito togliere l'app di Sony e installare BOINC anche sullo smartphone, perché permette di contribuire a più progetti e tenere traccia dei progressi personali su BOINCStats.
Non ho mai donato denaro direttamente ai progetti, perché al momento è ancora un anello debole nella mia vita. I soldi mi servono per altro e non posso permettermi di fare beneficenza.
È uno dei motivi per cui ho dovuto anche spegnere qualche PC... bollette elettriche troppo salate per le mie finanze attuali.
Why?
Beh! Le motivazioni sono svariate e vanno da quelle meramente tecniche, a quelle sociali! Hai uno strumento di cui utilizzi forse un 5% della capacità di calcolo nell'arco delle 24 h di utilizzo. Perché non destinare il restante 95% a scopo benefico, se questo non interferisce con il tuo lavoro?
Il calcolo distribuito permette a molti ricercatori di ottenere risultati impressionanti e impossibili con un solo supercomputer. La potenza disponibile è davvero enorme e il costo per accedervi praticamente nullo. Soprattutto in Italia, la ricerca soffre una mancanza di fondi sufficienti, quindi credo che agire in prima persona, nel piccolo, possa essere un valido aiuto rispetto a quanto (non) fanno i nostri politicanti (mi fermo qui, altrimenti parto con gli insulti).
Credo fermamente che fare del bene non sia solo destinare parte del proprio stipendio (ne avessi uno!) in beneficenza, ma anche impegnarsi concretamente: BOINC, Humanitarian OpenStreetMap Team - solo per citarne un paio - sono esempi di come sia possibile investire il proprio tempo e poco denaro, aiutando fortemente il prossimo.
Poi c'è un contorno che ti arricchisce come persona: la community, le discussioni, le sfide, la condivisione della conoscenza, dei problemi e degli strumenti per risolverli.
...e la possibilità di toccare con mano l'impegno profuso nel calcolo distribuito: articoli scientifici, poster che illustrano i risultati raggiunti dai team di ricerca, badge, punteggi, ecc. senza contare che alle volte puoi arrivare a comunicare direttamente con le persone coinvolte nella ricerca. Ad esempio, per partecipare a TN-Grid ho avuto modo di scambiarmi un paio di mail con il prof. Enrico Blanzieri e di ringraziarlo per il suo corso, che ho seguito durante gli studi universitari, a distanza di quasi 12 anni... penso che gli abbia fatto piacere.
Penso di aver scritto tutto quello, che penso su BOINC e forse anche qualcosa in più. Se avrai altre domande, sarò lieto di dedicarti il tempo necessario per rispondere. Buon lavoro!