Scusa se mi inserisco, ma sul nucleare avrei qualcosa da dire ...
Andrea ha scritto:
Quanto alla pericolosità vale lo stesso discorso di prima; e poi tanto ne abbiamo una quindicina vicino alle alpi.....
Questa della vicinanza delle centrali francesi e' il classico argomento debole fatto passare per forte:
se si fonde il nucleo di una centrale francese (tipo fukushima), un territorio di 30km di raggio intorno alla centrale rimarra' inaccessibile per 30 mila anni, praticamente per sempre, (come a Cernobil) ci potranno andare solo il vecchietti che hanno gia' un piede nella fossa e non li spaventa la possibilita' di un tumore, ma se causeranno in incendio o proveranno a bruciare dell'erba secca del loro orto il fumo sara' radioattivo e potra' uscire dalla zona morta.
E' vero che in caso di incidente la nube radiottiva potra' si arrivare dalla Francia in Italia, ma quel buco nel territorio di 60 km di diametro, rimarra' in Francia e la popolazione di sfollati sara' francese, i bambini che si ammaleranno di tumore, saranno francesi, le fattorie le industrie e le cittadine abbandonate per sempre saranno francesi.
Fai cerchio di 60km di diametro col compasso su un qualsiasi punto dell'Italia dove vi sia abbondanza di acqua (le centrali atomiche devono essere poste in prossimita' dell'acqua), e poi calcola quante persone in media ci vivono dentro, quante risorse agricole, industriali, quanto lavoro, faresti saltare in caso di incidente. Sfollati, malati, disoccupati che sarebbero italiani non francesi.
Ti spiego il mio punto di vista: è sicuro prendere un aereo? ed un'auto? e guidarla oltre i limiti consentiti, cosa che facciamo tutti? e così via.......io credo che sia connaturato nella natura umana l'assumere una certa quantità di rischio; se così non fosse, addio evoluzione!
Allora una cosa e' il rischio ... ma un qualsiasi impianto produttivo che in caso di incidente, si sa gia' a priori che richiedera' dei "bonificatori" suicidi, non e' un impianto degno di essere costruito (almeno nella nostra epoca, forse nel medioevo) e chi lo progetta e chi lo finanzia e' un omuncolo delle caverne.
Io credo che gli altri paesi abbiano fatto meglio di noi i conti rischio/beneficio. Non credi? 
No non credo, anzi come dimostra anche l'ultimo incidente di Fukushima (e i conseguenti ripensamenti di pasei come la Germania) credo che li abbiano clamorosamente sbagliati, e solo l'italica prudenza verso tutto quello che mangiamo e quello che puo' attentare alla nostra salute ci ha messo, una volta tanto, e in modo del tutto fortuito, dalla parte giusta.