Il back end e il front end di Seti@home
Nei tardi anni 90 David Anderson, David Gedye, Dan Werthimer e Woody Sullivan crearono il progetto SETI@home: lo scopo era quello di utilizzare milioni di pc di casa come parte del progetto radio di Seti, analizzando i dati provenienti da Arecibo. La potenza di calcolo ricavabile dai pc dei volontari permisero di fare una ricerca più vasta e più sensibile che, altrimeni, non sarebbe stata possibile. Al laboratorio di scienze spaziali di Berkeley, sede del progetto, si unirono presto Eric Korpela, Jeff Cobb, and Matt Lebofsky. Questo grupo è rimasto unito, con cambi di ruolo, fino ad oggi.
Per i primi due anni la focalizzazione del team fu sul front end di SETI@home. Questo implicava
- Registrare i dati da Arecibo;
- Inviarli (in origine su nastro, poi su disco) a Berkeley;
- Dividerli, in base al tempo e alla frequenza, in workunits;
- Far analizzare le workunits sui pc di casa;
- Raccogliere e immagazzinare i risultati sui server a Berkeley.
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