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stefanobologna

Medicina alternativa – parte seconda.

Dopo il breve scritto dell’altra volta sulle cure alternative al cancro, mi era rimasta sulla tastiera la sensazione di qualcosa di non detto, di non esplicitato chiaramente e quindi ho pensato di completare l’opera con questo secondo breve intervento che vada ad enucleare alcuni concetti basilari di scienza.

La pseudoscienza

Per poter parlare di medicina alternativa, è d’uopo introdurre il concetto di pseudoscienza che, come riporta correttamente wikipedia, risulta essere “ogni teoria, metodologia, pratica che afferma di essere scientifica o vuole apparire scientifica e che tuttavia non ha alcuna aderenza col metodo scientifico (o metodo sperimentale).”

L’introduzione a questa definizione è, altrettanto giustamente, preceduta da una battuta di Carl Sagan (per chi non lo conoscesse, è d’obbligo leggere “Il mondo infestato dai demoni”) che mette in luce uno dei tratti caratteristici dei sostenitori delle pseudoscienze, cioè il vittimismo: “ci sono poteri occulti”, “tutti i grandi scienziati furono derisi, all’inizio”, ecc, ecc.

La pseudoscienza per antonomasia: l’omeopatia

Che l’omeopatia sia la pseudoscienza più rinomata e conosciuta, non v’è dubbio, tant’è che se vi capita di finire in una discussione (sia reale che su internet) abbastanza lunga riguardante le malattie, prima o poi qualcuno tirerà fuori il fatto che per lui l’omeopatia non è niente di male (diciamo che è una estensione della legge di Godwin).

Sgombriamo prima di tutto il campo: NON esiste NESSUNA pubblicazione scientifica fatta secondo i tutti i crismi (doppio cieco serio, gruppi di controllo, campioni random, riproducibilità, ecc) che dimostri che l’omeopatia sia distinguibile dal ben noto “effetto placebo”, quindi no, l’omeopatia NON è una branca della medicina.

Un po’ di storia

Ma come nasce l’omeopatia? Agli inizi del 1800, un certo dottor Hanneman si stava occupando di come il chinino fosse in grado di curare una malattia allora (e ancora oggi, in certi luoghi) terribile come la malaria, dal momento che, in quegli anni, erano sconosciuti concetti come “alcaloide” e “protozoo” (i medici erano poco più che indovini e i chirurghi dell’epoca poco più raffinati dei macellai). Egli fece la cosa più sensata (e anche la più stupida) che uno medico può fare: provò su di sé, non malato, il chinino (che, ricordiamolo, è TOSSICO). Risultato? Febbre alta, tremori, dolori sparsi su tutto il corpo…sembrava gli fosse venuta la malaria!!! Lo pseudoscienziato tirò le sue prime conclusioni: il simile cura il simile. Questa idea, nemmeno tanto balzana (alcuni vaccini contengono, disattivati o modificati, i fattori microbiologici che vogliono andare a bloccare), fu però estesa a qualsiasi malattia possibile, senza nessun fondamento sperimentale esteso: come dire che un prurito cutaneo può essere curato con estratto di ortica o una ustione con l’acqua calda!!

Il secondo passo in avanti che il nostro medico fece fu di chiedersi: “come dare al paziente la medicina che provoca la malattia senza che questa venga provocata, anzi in maniera tale che la curi?”. Lui trovò la soluzione nell’idea di diluizione del principio attivo in acqua.

Un po’ di numeri

La diluizione in acqua, ovviamente, doveva essere fatta secondo un metodo ben preciso, ovvero il prodotto diluito veniva letteralmente “sbattuto”, “shakerato” per renderlo attivo. La diluizione, inoltre, doveva essere ripetuta più e più volte, per esempio: prendendo 1 cl di principio attivo (diciamo un cardiotonico) esso deve essere messo in 1 litro di acqua pura e immediatamente “scosso”. Del prodotto risultante si prenda 1cl (buttando via gli altri 99cl) e lo si metta in 1 litro di acqua pura, in questa maniera si ottiene quello che gli omeopati chiamano “soluzione 2CH”. A questo punto comincia a diventare evidente che quel principio attivo comincia ad essere talmente poco da non avere, praticamente, nessun effetto sul paziente. Ma 2CH, per i sostenitori dell’omeopatia, è “troppo poco”, dal momento che i preparati omeopatici ideali cominciano a “funzionare” a 24CH (ovvero si è ripetuto 24 volte la diluizione in parti centesime).

Il problema, per gli omeopatici, è che un certo signor Avogadro disse, tanti anni fa, delle cose sensate: in 100ml di acqua pura ci sono, circa, 3x10^24 (3 milioni di miliardi di miliardi) molecole di acqua e osservando le molecole di acqua “originaria”, già a 12CH, quelle residue dell’acqua dei primi 100ml usati sono circa 3! A 13CH le molecole originarie sono 0,03, a 15CH praticamente NON ci sono più molecole dell’acqua originaria. In soldoni, per trovare 3 molecole di un prodotto in una soluzione solamente 14CH (ben lontano dal 24CH) dovrei bermi circa 1000 litri di acqua, che sete!

E allora, perché la cosa dovrebbe funzionare? Ma perché, è ovvio, l’acqua ha una memoria, ovvero si “ricorda” dei principi attivi con cui è entrata in contatto e quindi è in grado di svolgere una funzione attiva nei confronti della malattia. Tralasciando il fatto che NESSUNO ha mai dimostrato scientificamente questa teoria (anzi, c’è gente che ha pure barato, vedasi Benveniste), viene da chiedersi: perché l’acqua dovrebbe ricordarsi solamente dei principi attivi "positivi" con cui è venuta in contatto e non per esempio i veleni? A questo punto converrebbe chiudere tutti i depuratori presenti sulla terra!

Basta un poco di zucchero e la pillola va giù

Finita qui? Ovviamente no. Uno dei prodotti di punta dell’industria omeopatica (già, non solo le case farmaceutiche sono industrie, pure quelle omeopatiche fanno vagonate di soldi, per di più sul nulla) sono i mitici zuccherini omeopatici, ottenuti spruzzando delle palline di zucchero con l’acqua (che tale è) omeopaticizzata, lasciati evaporare (e quindi NON c’è nemmeno più l’acqua) e venduti come prodotti medicali. Lo zuccherino, d’altro canto, viene venduto a cifre tali che verrebbe voglia di mandarne giù a chili per poter giustificare il rapporto costi/benefici.

I medici omeopati

Ovviamente c’è anche il capitolo dei medici laureati che si “specializzano” in medicina (?) omeopatica, giustificando la cosa come complementare alla medicina tradizionale (allopatica) e chiedono che la loro “scienza” venga riconosciuta, ovviamente, dall’SSN e di fatto rimborsata. Ovvio che, leggendo certe teorie (1), viene la pelle d’oca, ovvero curare l’esposizione da radiazioni con preparati leggermente (e abbiamo visto cosa significa) radioattivi. A questo punto preferisco bermi un bel bicchiere di lambrusco!

Una delle voci a sostegno dell’omeopatia è che “tanto cosa vuoi che faccia male”, quando poi succedono certe cose (2) viene da chiedersi se sia giusto affidarsi a dello zucchero per risolvere dei gravi problemi di salute e quanta responsabilità abbiamo noi genitori sulla salute dei nostri figli.

Vi lascio con un motto di Mark Twain: “Una influenza passa in sette giorni senza prendere nulla, in una settimana con i medicinali”. E non conosceva ancora l’omeopatia!!!

Bibliografia:

(1)    http://www.eurosalus.com/malattie/malattia/radiazioni

(2)  http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=167302


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Avatar di boboviz
boboviz ha risposto alla discussione #89318 27/01/2013 21:40
Marco Sassi ha scritto:

Ma, io frnacamente non credo molto alla medicine alternative, ne sono convinto che tutti i farmaci "pluritesti" e considerati sicuri, lo siano effettivamente. Abbiamo del resto avuto diversi casi di farmaci tolti dal mercato.

Ovvio che ci devono essere i controlli, io stesso ho ricordano in un altro post la triste vicenda del talidomide. E devono essere serrati!!

Pero' io tendo ad avere la mente aperta, nel riguardo di cose difficilmente spiegabili, .

Figurati, io sono laureato in filosofia (avendo sul groppone pure alcuni esami di filosofia della scienza). Avere apertura mentale è per me un prerequisito irrinunciabile.

e ritengo che andrebbero meglio studiate. Penso che il miglior approccio per evitare cecita' pericolose, che impediscono di fatto di poter "vedere" certi strani fenomeni, sia una mente scettica ma aperta, senza preconcetto alcuno.

Anche qui sono d'accordo. Per quanto riguarda l'omeopatia ha circa 200 anni di vita e sono stati condotti decine di studi. NESSUNO di questi (almeno quelli seri) ha rilevato nulla. "Ad affermazioni straordinarie, prove straordinarie" diceva Sagan.
Quando sarà possibile avere uno studio valido che dimostri che l'omeopatia ha valore di "medicina", ne riparleremo.

Quindi attenzione sia a credere , ma anche ad essere convinti fermamente del contrario, piuttosto, cercherei di studiare il perche', a volte, certe impossibili cure o sostanze, effettivamente causino la guarigione il piu' delle volte inspiegabile.

Ma infatti non bisogna "credere" (che presuppone l'acriticità) nella medicina, al massimo averne "fiducia" (che chiede continua verifica).
Le guarigioni inspiegabili sono ben note in letteratura medica (per dire, le remissioni tumorali naturali sono circa 8 ogni 1.000.000 di casi) e poco hanno a che fare con la medicina alternativa.
Avatar di Marco Sassi
Marco Sassi ha risposto alla discussione #89307 27/01/2013 13:17
Ma, io frnacamente non credo molto alla medicine alternative, ne sono convinto che tutti i farmaci "pluritesti" e considerati sicuri, lo siano effettivamente. Abbiamo del resto avuto diversi casi di farmaci tolti dal mercato. Pero' io tendo ad avere la mente aperta, nel riguardo di cose difficilmente spiegabili, e ritengo che andrebbero meglio studiate. Penso che il miglior approccio per evitare cecita' pericolose, che impediscono di fatto di poter "vedere" certi strani fenomeni, sia una mente scettica ma aperta, senza preconcetto alcuno. Quindi attenzione sia a credere , ma anche ad essere convinti fermamente del contrario, piuttosto, cercherei di studiare il perche', a volte, certe impossibili cure o sostanze, effettivamente causino la guarigione il piu' delle volte inspiegabile.
Avatar di boboviz
boboviz ha risposto alla discussione #89201 23/01/2013 09:36
gualo ha scritto:

1)se l'omeopatia(unisco nel termine anche i miei cari rimedi della nonna) è una "bufala" e se dopo aver letto le controindicazioni dei medicinali, una persona rischia di curarsi da una malattia per prenderne altre 3(come minimo), come curarsi in caso di malattia?

Primo: i rimedi della nonna NON sono omeopatia, sono rimedi popolari (talvolta funzionano, altre volte no)
Spesso vedo gente che confonde, per esempio, fitoterapia e omeopatia. La prima utilizza i principi attivi
presenti in molte piante (per dire la Belladonna è un ottimo cardiotonico in piccole dosi, ma è mortale in dosi elevate), la seconda non utilizza niente.
Secondo: QUALSIASI cosa introduciamo nel nostro corpo, anche quella più naturale come il latte o il pane, può avere effetti collaterali (allergie, difficoltà digestive e nei casi più gravi shock anafilattico). Per i medicinali non c'è differenza, tant'è che nel bugiardino mettono sempre, insieme con gli effetti collaterali, le probabilità degli stessi: 1 su 100, 1 su 1000, 1 su 10.000.
Ovvio che se gli effetti collaterali sono maggiori dei benefici il medico propenderà per cambiare il farmaco.
ATTENZIONE all'autodiagnosi e all'auto-cura.
Ti consiglio di cercare su Youtube "La saggezza del Dottor Cox VS Wikipedia"!!

2)perché lo Stato permette di spendere più soldi per le cure invece di spendere più soldi per la prevenzione?

Lo Stato spende MOLTI soldi nella prevenzione (vedi pap-test a tappeto o recentemente la vaccinazione
obbligatoria per il Papilloma Virus), ma la prevenzione deve essere prima di tutto personale.

3)non è che ormai facciamo vivere i nostri figli in case ultra disinffettate e che questo puo essere la causa di malattie?

Che malattie? Influenze? Tosse e mal di gola? O pensi a qualcosa di più grave?
Hai presente, negli ultimi 50-60 anni di quanto è calata la mortalità infantile? Le malattie a cui probabilmente pensi tu e che comportano, per esempio, l'uso di antibiotici mirati, ecc, ecc, semplicemente UCCIDEVANO i nostri nonni e i nostri bisnonni.
Nomi oggi dimenticati come Poliomielite, in un recente passato facevano tremare i polsi alla gente.
Ma abbiamo la memoria corta.
Avatar di gualo
gualo ha risposto alla discussione #89193 23/01/2013 01:09
Sono perplesso... ( :grazie: boboviz per avermi dato la possibilità di riflettere)
Premesso che non sono ne un amante dei farmaci, sia omeopatici che non, fortunatamente per il momento malattie gravi non ne ho e i vari raffreddori e influenze e malattie "banali" le curo con i vecchi rimedi della nonna (latte e miele, latte e menta, risotto/pasta in bianco,ecc ecc).
Ammetto che le cure omeopatiche non sono tra le mie scelte in caso di malattia e quindi se serve prendere un farmaco lo prendo.
Leggendo l'articolo e ricordandomi di alcune immagini di una vecchia puntata di "report" mi son posto alcune domande...
...il problema che non essendo del mestiere non sò rispondere quindi chiedo a voi di illuminarmi.
1)se l'omeopatia(unisco nel termine anche i miei cari rimedi della nonna) è una "bufala" e se dopo aver letto le controindicazioni dei medicinali, una persona rischia di curarsi da una malattia per prenderne altre 3(come minimo), come curarsi in caso di malattia?
2)perché lo Stato permette di spendere più soldi per le cure invece di spendere più soldi per la prevenzione?
3)non è che ormai facciamo vivere i nostri figli in case ultra disinffettate e che questo puo essere la causa di malattie?
Mi scuso se ho fatto un mix di vari argomenti ma sò di essere ignorante ma vorrei esserlo un po di meno :p
Avatar di boboviz
boboviz ha risposto alla discussione #89190 22/01/2013 21:46
baxnimis ha scritto:

in base a quale principio si può asserire che se mi piglio delle radiazioni, anche poche, mi fanno male mentre se assumo prodotti che hanno subito delle radiazioni allora non solo non mi fanno nulla, ma pure mi curano?

cosa mi sfugge?

davvero, non capisco se sono dei ciarlatani loro e terroristi quelli che scrivono questi articoli oppure se mi faccio io troppe pippe mentali


Niente, non ti sfugge niente. Non è scienza e non è nemmeno coerente.
E' fuffa e tanta gente ci crede.
Avatar di sabayonino
sabayonino ha risposto alla discussione #89187 22/01/2013 19:43
:D Bax ho fortissimi dubbi che una casa farmaceutica venga a dirti che dati alla mano i prodotti "omeopatici" sono efficaci (... i dati te li danno ma loro favore)

Il fatto è che ci sono sempre forti interessi . in mezzo ci sta sempre il povero disgraziato che non sa se domani sarà ancora qua ... :mad:
Avatar di Rick!
Rick! ha risposto alla discussione #89186 22/01/2013 19:42
baxnimis ha scritto:

ma falli prendere a tuo figlio quei farmaci, dimmi se guarisce e poi almeno ho una casistica cavolo, oppure dimmi che 10 su 100 di quelli che rendevano quei farmaci hanno avuto dei benefici (non c'è un solo dato nell'articolo)

La cosa tragica è che è successo. Guarda il secondo link, quel bimbo morto a Tricase per COLPA del padre (omeopata) che gli ha curato l'influenza con l'acqua :( ricordo che ne avevo sentito nel TG regionale

davvero, non capisco se sono dei ciarlatani loro e terroristi quelli che scrivono questi articoli oppure se mi faccio io troppe pippe mentali

Per quel che vale la mia opinione sono vere sia la ciarlataneria che il terrorismo.
Avatar di baxnimis
baxnimis ha risposto alla discussione #89184 22/01/2013 19:24
mi sono letto il primo articolo che hai linkato

nello stesso articolo prima scrivono:

Anche bassissime dosi di radiazioni hanno infatti la possibilità di scatenare dei danni cellulari che contribuiscono alla genesi del tumore.


e poi:

...somministrazione dei rimedi Uranium nitricum e X-Ray, rimedi cioè derivati, come Radium bromatum, da sostanze radioattive...


in base a quale principio si può asserire che se mi piglio delle radiazioni, anche poche, mi fanno male mentre se assumo prodotti che hanno subito delle radiazioni allora non solo non mi fanno nulla, ma pure mi curano?

cosa mi sfugge?

c'è poi anche questa frase:

I rimedi omeopatici utilizzabili sono diversi e sono scelti sulla base di ipotesi e proiezioni di similitudine, non esistendo una documentazione pratica per un evento così nuovo nella pratica clinica.


cioè io non assumo farmaci in base a studi che ne dimostrino l'efficacia ma in base a un'ipotesi

ma falli prendere a tuo figlio quei farmaci, dimmi se guarisce e poi almeno ho una casistica cavolo, oppure dimmi che 10 su 100 di quelli che rendevano quei farmaci hanno avuto dei benefici (non c'è un solo dato nell'articolo)


davvero, non capisco se sono dei ciarlatani loro e terroristi quelli che scrivono questi articoli oppure se mi faccio io troppe pippe mentali